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Cancellare Notizie da Google con le leggi sulla privacy

Il Diritto all’oblio su Internet permette di proteggere la privacy in modo da far controllare agli utenti stessi i propri dati personali online, così, i dati personali non vengono conservati e lasciati a disposizione per un periodo di tempo non stabilito. Il Diritto all’oblio è strettamente connesso alla privacy, che è la modalità che ha una persona di proteggere i suoi dati personali per non permettere a terzi di avere accesso. I dati possono essere sia il nome, indirizzo, numero di telefono, informazioni finanziarie ma anche altre informazioni che fanno riferimento ad una persona.

Cancella le tue informazioni dalle ricerche Google: contatta Cyber Lex tel. 0639754846 (anche WhatsApp) mail info@cyberlex.net – consulenza gratuita per la rimozione di notizie

Con il Diritto all’oblio su internet ogni persona può stabilire quali sono le informazioni che vuole rendere pubbliche e quali lasciare private, la legge che lo regola è stata introdotta in Europa nel 2014 e poi utilizzata anche in altri paesi. Con questa legge i motori di ricerca, Google compreso, devono effettuare la rimozione dei link che portano a una persona specifica che ne ha fatto richiesta, anche nel caso di notizie vecchie e non recenti. Il Diritto all’oblio, però ha delle limitazioni perché i motori di ricerca possono rifiutare di rimuovere i link se non sono considerati importanti per l’interesse pubblico, ad esempio quando fanno riferimento a personaggi pubblici o a notizie di tipo pubblico. Non è detto, però, che tutte le informazioni vengano eliminate dai siti soprattutto quando è avvenuta una condivisione su più siti web e, inoltre, in alcune situazioni non è possibile applicare il Diritto all’Oblio su internet. Di fatto, per cancellare notizie da Google devi presentare richiesta al motore di ricerca oppure contattare il webmaster del sito web che ospita la notizia. Se le decisioni prese da Google o dal webmaster non ti soddisfano, potrai chiedere al Garante della privacy di valutare il caso e stabilire se tu abbia diritto o meno all’oblio delle notizie dalle ricerche per il tuo nome

La storia del diritto all’oblio in Europa

In materia di Diritto all’Oblio parliamo della sentenza Google Spain, con cui la Corte di Giustizia dell’Unione Europea (CJEU) del 2014 ha dichiarato Google colpevole del trattamento dei dati personali degli utenti forniti dagli utenti stessi attraverso i suoi servizi ed ha previsto anche che gli utenti possono chiedere che vengano modificati o rimossi i risultati di ricerca che hanno contenuti personali. Con la sentenza Google Spain è stata avviata una causa dalla società spagnola Costeja González contro Google Inc. e Google Spain, dove la società riteneva che Google non riusciva a cancellare i risultati di ricerca che trattavano contenuti sulla stessa.

La sentenza Google Spain ha deciso che i diritti dei cittadini europei in merito alla privacy devono essere rispettati da Google ai sensi della Direttiva europea sulla protezione dei dati, secondo cui le leggi europee sulla privacy e il trattamento dei dati personali degli utenti devono essere gestiti da Google in modo responsabile e modificati immediatamente in caso di richiesta degli utenti di rimozione delle informazioni. Google, infatti, secondo la sentenza Google Spain, deve obbligatoriamente dare agli utenti un modo per fare richiesta di rimozione o di modifica delle proprie informazioni. In questo modo con questa sentenza la privacy viene tutelata in modo impeccabile e allo stesso tempo, quindi, i diritti dei cittadini europei, nel caso in cui ci sia una violazione. La sentenza Google Spain è una sentenza della CJEU del 2014 ha evidenziato quanto è importante mantenere un equilibrio tra la protezione della privacy e la libertà di espressione per quanto riguarda i motori di ricerca, in quanto proteggere la privacy non deve essere limitante verso la libertà di espressione o di informazione. Per cui per concludere va detto che l’obiettivo della Corte va a sottolineare che i motori di ricerca sono soggetti alla legge sulla protezione dei dati e il loro scopo è quello di mantenere un equilibrio tra la libertà di espressione e proteggere i dati. I motori di ricerca, dunque, con la sentenza Google Spain devono rispettare le leggi nazionali sulla protezione dei dati e tutelare la libertà di espressione.

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Perché è importante la reputazione online sui motori di ricerca?

La web reputation su internet è la definizione di come gli utenti percepiscono un individuo, azienda o prodotto, sia su internet ma anche come compaiono nelle ricerche di Google e la considerazione che hanno i social network di loro. La reputazione online, infatti, è il modo principale in cui gli utenti possono reperire le informazioni e, inoltre, vedere come le loro aziende vengono percepite. Ecco perché sono in tanti coloro che iniziano a prendere delle misure per fare in modo che la loro reputazione online migliori. I fattori che vanno a interferire sulla reputazione online sono prima di tutto le recensioni online, sia le positive che le negative, che diventano impattanti sulla reputazione di un’azienda o di un prodotto. Nel caso in cui un’azienda ha delle recensioni negative la cosa fondamentale è la risposta, in quanto rispondere nel modo corretto comporta che viene messa in risalto la qualità dei prodotti o dei servizi.

La web reputation su internet può essere anche influenzata dalle varie attività che gli utenti hanno sui social media, questo perché i post sui social media hanno una visibilità molto importante perché sono letti da centinaia di persone e da questo dipende la percezione che si ha di un’azienda. Gli utenti, quindi, devono essere più informati su quello che scrivono o condividono sui social media e devono far si che non vi si diffondano informazioni o contenuti falsi o offensivi. I clienti, inoltre, possono essere controllati attraverso la reputazione online dalle aziende e, proprio per questo, devono fornire servizi o prodotti che hanno servizi o prodotti con cui i clienti hanno un rapporto di fiducia, e con cui possono vedere in anticipo i possibili problemi per non cadere in situazioni dannose. Le aziende attraverso la web reputation possono capire quali sono le modalità di miglioramento sia dei loro prodotti che dei servizi attraverso le attività dei social media.

La web reputation, quindi, è una tematica sempre più connessa alla tecnologia che avanza sempre di più, per cui le persone, le imprese e le organizzazioni sono sempre di più sotto i riflettori delle critiche che compaiono online. Questo va ad incidere in modo sostanziale anche sugli obiettivi di marketing e, di conseguenza, anche ad avere nuovi clienti. La reputazione online è per le aziende, infatti, una strategia di marketing che può essere controllata e valutata in modo semplice attraverso i social media. Le attività possono, infatti, essere descritte dalle aziende sui profili dei social media, dove valutano le notizie online e i forum per capire i pensieri della propria clientela. Avere una buona reputazione online porta ad avere nuovi clienti perché di solito controllano le recensioni di altri utenti per poter capire se è bene o no effettuare l’acquisto di un prodotto o servizio, ma anche di arrivare su nuovi mercati ed eventuali investimenti da parte delle persone. Questo perché la web reputation può avere molta influenza su come un’azienda può ottenere degli obiettivi finanziari, ed avere una buona reputazione online può portare gli investitori o i partner ad effettuare molti investimenti verso la stessa, così come ad avere dalle banche o dalle istituzioni finanziarie un finanziamento. Per concludere è importante sottolineare come la web reputation su internet è fondamentale nella vita di ogni persona e per il benessere di ogni azienda, per soddisfare gli obiettivi e le strategie di marketing, avere più clienti, sia nuovi ma soprattutto tutelando i vecchi, ma per far tutto questo occorre gestire in modo attivo ed efficace la reputazione per fare in modo che si mantenga positiva.

Collegamenti utili

cancellare notizie da internet

come cancellare le proprie informazioni da Google?

reclamo diritto all’oblio garante della privacy

come sparire dai motori di ricerca

come rimuovere informazioni personali da Google

Panoramica sul Rapporto sulla trasparenza di Google

Il Rapporto sulla trasparenza di Google è un documento, pubblicato nel 2018, che ha all’interno dei dati sul modo in cui Google organizza e si occupa delle informazioni personali degli utenti. In questo senso Google decide cosa condividere con gli utenti e come usare i loro dati personali. Entrando un po’ più nello specifico il Rapporto sulla trasparenza di Google ha all’interno delle informazioni che riguardano il modo in cui Google raccoglie, utilizza, condivide, protegge e conserva i dati, ma anche sulla modalità che ha Google collabora con le autorità governative in modo da mantenere sicuri i dati. Con il Rapporto sulla trasparenza di Google gli utenti hanno un valido e importante aiuto nella comprensione di come Google gestisce i loro dati personali e da uno sguardo limpido e trasparente che Google ha in merito alla protezione dei dati anche rispetto alle attività che svolge con l’Unione Europea.

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Il Rapporto fornisce agli utenti le informazioni sui diritti che hanno in merito al trattamento dei loro dati da parte di Google, sulle informazioni di contatto, le preferenze di ricerca e le richieste di informazioni su prodotti e servizi e di come protegge i dati personali da accessi privi di autorizzazione e anche nella situazione in cui i servizi hanno subito delle modifiche o sono stati chiusi. Nel caso in cui i dati degli utenti devono essere cancellati o modificati nel rapporto si possono trovare anche delle informazioni con cui Google coordina i dati in questione e come si può contattare Google per sapere come vengono trattati e sulla modalità in cui le persone possono apportare modifiche alle impostazioni della privacy online.

Per ogni persona il diritto all’oblio è indispensabile, con cui è possibile cancellare o rimuovere i dati personali sul web che anche Google ha in gestione. Come detto in precedenza Google ha pubblicato il primo rapporto sulla trasparenza dove specifica in che modo prende in carico le richieste di diritto all’oblio, quelle di rimozione dei contenuti dalle stringhe di ricerca e in che modo le valuta. Il rapporto sulla trasparenza stima che Google ha avuto più di 2,4 milioni di richieste di rimozione dei contenuti dai suoi risultati di ricerca tra gennaio e dicembre 2019, e ne ha autorizzate il 44%, rifiutate il 43% e inviate ad essere analizzate il 13%.

Nel rapporto, inoltre, viene spiegato che nel momento in cui si decide di eliminare o lasciare un contenuto ci si muove in base a quattro elementi fondamentali: l’età del contenuto, l’importanza del contenuto, i rischi di lesione e la tipologia di informazioni che ci sono all’interno. Ecco perché Google è più incline a cancellare i contenuti che hanno informazioni personali come il nome, l’indirizzo, le foto e le informazioni di contatto. Google sta rendendo più facile il modo in cui rimuovere i contenuti introducendo una nuova sezione nel proprio Centro assistenza dove gli utenti presentano una richiesta di rimozione dei contenuti. Con il rapporto sulla trasparenza di Google chi vuole può proteggere e tutelare i propri diritti alla privacy e all’oblio presentando la richiesta di rimozione. C’è, però, da dire che ci sono alcuni dubbi e timori sul modo in cui Google si occupa della gestione di tali richieste, ad esempio sulla fase di valutazione delle richieste che è troppo lenta e non viene indicato il tempo che serve a Google per prenderla in esame, ma anche sulle poche informazioni che Google fornisce agli utenti in merito hai diritti che hanno all’oblio e alla rimozione dei contenuti. Dall’altro, fornisce una panoramica più ampia su come le persone possono tutelare i propri diritti all’oblio.

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Cancellare notizie da Google: Legge Cartabia

Google è un motore di ricerca ricco di informazioni ed ha una notevole quantità di notizie, può però accadere che alcune debbano essere cancellate per vari motivi, o perché sono obsolete, o inesatte o non attinenti oppure addirittura perché hanno violato la legge o sono contrarie ai valori di un’azienda o di una persona. Nel caso in cui occorre eliminare un contenuto da Google la procedura è fattibile anche se un po’ complessa e dalla procedura non semplice che richiede vari passaggi. Per prima cosa bisogna trovare la pagina web che ha la notizia da rimuovere, può essere una pagina di un sito web, oppure di notizie o un blog.

Fatto questo bisogna contattare il proprietario del sito web per far cancellare la notizia e, nel caso in cui non accetta di rimuovere la notizia bisogna far riferimento al webmaster del sito per avere assistenza. Successivamente va inviata la richiesta di rimozione del contenuto a Google tramite l’apposito modulo va inserita una descrizione approfondita della notizia da cancellare e poi la spiegazione del perché si intende avviare la rimozione. Nel momento in cui Google riceve la richiesta controlla il contenuto e verifica se è in linea coni criteri della ricerca e, in caso contrario, verrà respinta da Google. Per essere sicuri che la notizia non è più su Google bisogna contattare il webmaster del sito web e farla rimuovere direttamente dal sito web.

Google è molto utilizzato da tantissime persone ed essendo presenti molti contenuti e informazioni di vario genere è possibile che non siano veri o reali o se non sono rimossi i risultati di ricerca non sono più integri. Proprio per questo cancellare le notizie da Google permette di evitare gli inganni che derivano dalle informazioni false o non completamente vere e che vanno a danneggiare la reputazione di una persona o azienda a cui difficilmente si darà fiducia successivamente, anzi potrebbe andare in crisi a causa di una diffidenza di fondo che difficilmente di solito trova una risoluzione in senso positivo. Chi usa internet è sempre preoccupato dalla privacy e di accertarsi che i dati personali non vengano condivisi senza autorizzazione in modo da correre ai ripari nei tempi giusti.

La Legge Cartabia è una legge approvata dal Parlamento italiano nel febbraio 2021 con cui è possibile regolare l’ingresso sul mercato del lavoro e il modo in cui impiegare i lavoratori. La Legge Cartabia è stata pensata per venire incontro alle esigenze dei lavoratori, soprattutto quelli che hanno un contratto a tempo determinato o interinale che nella maggior parte dei casi sono sottoposti a condizioni di lavoro precarie e inaccettabili. Con questa legge i lavoratori sono, quindi, più tutelati ed hanno molti più diritti e, nel caso del lavoro a tempo determinato, viene controllato il tempo del periodo di prova, la durata massima del contratto e la sua trasformazione in contratto a tempo indeterminato. Nello specifico la legge Cartabia inserisce un periodo di prova di sei mesi in cui il lavoratore può essere licenziato senza preavviso, mentre è possibile rinnovare il periodo di prova una sola volta e per massimo dodici mesi. Il contratto a tempo determinato, invece, ha una durata che va da 36 a 24 mesi e il licenziamento può avvenire senza preavviso solo se sussiste una giusta causa o un motivo che lo giustifica. La legge, inoltre, permette a chi ha un lavoro a tempo determinato di far diventare un contratto indeterminato dopo almeno 24 mesi, regola inoltre i licenziamenti collettivi secondo cui i lavoratori possono essere licenziati solo nel caso in cui vengono rispettati i criteri previsti dalla legge. In conclusione la Legge Cartabia tutela ancora di più i lavoratori, attraverso un periodo di prova più corto, una durata massima del contratto minore, poter avviare la trasformazione del contratto a tempo determinato in un contratto a tempo indeterminato e disciplina i licenziamenti collettivi.

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