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Poparazzi, cos’è e come funziona l’app più scaricata del momento

Ideata e lanciata lo scorso febbraio, “Poparazzi” è diventata in poco tempo l’app più scaricata sui dispositivi iOS, su cui è disponibile in esclusiva. E, in attesa che diventi fruibile anche per gli smartphone con sistema operativo Android, Poparazzi si prepara a diventare anche l’applicazione per l’estate 2021 ormai alle porte. Si tratta di un social network che, però, si allontana dalle logiche tradizionali di Instagram o Facebook, seppur si basi comunque su un meccanismo di condivisione e diffusione di foto, video e immagini.

La novità di “Poparazzi”, infatti, sta proprio nella modalità. Infatti, se nelle classiche piattaforme social è l’utente che decide cosa pubblicare e diffondere, su Poparazzi sono gli amici a caricare contenuti su una bacheca virtuale che porta il nome dell’iscritto e, mutando il nome dell’app, questi ultimi si trasformano in veri “paparazzi”. Di certo, Poparazzi compie un passo in avanti in termini di interattività e dinamismo rispetto ai classici social fino ad ora usati, pur non perdendo di vista la salvaguardia e la tutela dell’utente interessato. Infatti, il servizio mette a disposizione tutti gli strumenti di tutela dell’immagine e della privacy, perché l’utente non rischi di restare vittima di fenomeni incresciosi, quali il bullismo, il cyberbullismo o la diffusione di contenuti offensivi e poco decorosi. Infatti, seppur l’utente sia impossibilitato nell’inserire immagini e video nel proprio profilo virtuale, gli amici dovranno fornire al social una mail o un contatto telefonico, che serviranno per autenticare l’identità e validare la registrazione dell’utente stesso alla piattaforma. Grazie a questo accesso, lo user potrà effettuare l’upload di video, immagini e contenuti sulla bacheca virtuale degli amici e, allo stesso tempo, controllare il materiale che gli stessi hanno caricato sulla sua.

Inoltre, ad ogni nuovo aggiornamento, l’utente riceverà una notifica; a questo punto, si apriranno due diverse strade: se ad effettuare l’upload è uno degli amici della rete autorizzata, il caricamento avverrà automaticamente; in caso contrario, l’utente potrà verificare quale contenuto sta per essere pubblicato, con la possibilità di procedere con un blocco, evitando l’upload o chiedendo di eliminare un’immagine già presente da tempo. Oltre alla nuova modalità di condivisione, Poparazzi punta a scardinare l’elevato individualismo di cui Instagram e Facebook sono caratterizzati. Infatti, se questi ultimi sono i social del selfie dove tutto si concentra unicamente sull’utente spesso alla ricerca spasmodica di like, Poparazzi punta alla creazione di una rete privata di amici, con cui conversare, condividere immagini, video e contenuti e vivere momenti di svago.

In poco tempo, non solo l’app ha fatto record di download, ma ha fruttato ai suoi creatori, Alex e Austen Ma, qualcosa come 135 milioni di dollari in termini di investimenti da parte di privati, aprendo la strada ad una diffusione mondiale dell’app, soprattutto in vista della prossima estate. Il futuro di Poparazzi sembra essere indirizzato sui giusti binari, seppur appaia necessario implementare un sistema di sicurezza più adeguato, al fine di evitare la creazione di profili falsi.

Ivana Notarangelo

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