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Fact-cheking contro le fake news sul COVID-19

Non solo sintomi, cause, dati e cure. Attorno al Covid-19 e all’epidemia di coronavirus in tutto il mondo, c’è un’enorme disinformazione. Tutti ne parlano, ma non si sa di preciso quale sia la fonte affidabile e quale invece no, ed è per questo motivo che è stato creato il primo sito di Fact Checking interamente dedicato alla verifica scientifica di notizie inerenti al coronavirus. Un mezzo per contrastare la diffusione delle fake news e aiutare i lettori, spesso disorientati. Il fact-checking nasce all’interno dei giornali come una funzione editoriale di controllo circa la verità e attendibilità degli articoli. Si è, così, deciso, di applicarlo anche ai fatti e agli articoli relativi al COVID-19. Il sito si chiama CoronaCheck ed è raggiungibile al seguente indirizzo: https://coronacheck.eurecom.fr/ . Il funzionamento è molto semplice, si clicca sul link, si apre una pagina con una barra con su scritto ‘scrivi qui l’informazione’, una volta scritta l’informazione si clicca sul pulsante verifica e il sito risponde se tale affermazione è vera o falsa. Qualora si fosse anche interessati ad un approfondimento in merito a quell’argomento, compare un testo evidenziato che fornisce tutte le informazioni a riguardo.

Uno strumento che si è reso necessario con la diffusione del virus COVID-19, con titoli di giornali spesso fuorvianti e poco precisi e notizie infondate. CoronaCheck mostra anche una spiegazione di come l’algoritmo ha proceduto a verificare la notizia. Se, inoltre, le affermazioni non fossero facilmente verificabili, l’algoritmo stesso chiederà un feedback all’utente per andare avanti nel processo. In questo modo, il sistema apprende dal feedback degli utenti come gestire particolari segnalazioni e reclami, e su come sfruttare nuovi set di dati.

Sin dall’inizio di questa drammatica vicenda ho fatto appello ai cittadini a informarsi esclusivamente attraverso i siti ufficiali del governo, delle istituzioni sanitarie, le testate giornalistiche nazionali e locali e le agenzie di stampa, perché in momenti come questi l’accreditamento delle fonti, la professionalità degli operatori dell’informazione, la completezza e la credibilità dei contenuti informativi fanno la differenza. – ha spiegato il sottosegretario all’Editoria Andrea Martella –  Penso che sia necessario che tutti, compresi i grandi operatori del web, facciano la loro parte per isolare le fake news che giocano contro l’interesse collettivo”.

Benedetta Mancini

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