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Vedere il calcio su internet: si deve, si può!

Il calcio è una delle “aziende” più ricche d’Europa, con i suoi 25 miliardi di fatturato infatti, lo sport più bello del mondo rappresenta un fenomeno mondiale che continua ad aprire mercati fino a poco tempo fa inimmaginabili. Pensiamo all’esplosione del mercato cinese ed americano, ove il calcio non solo non costituiva un’attrazione primaria, ma era addirittura sommerso da sport che ad esempio in Italia, vengono addirittura considerati “amatoriali”. Oggi non è più così, sono infatti all’ordine del giorno calciatori famosi e rappresentativi delle proprie nazioni che decidono di trasferirsi in Oriente per approdare in un campionato sotto il punto di vista tecnico minore è vero, ma superiore in termini di ritorno economico (pensate, il giocatore estero meno pagato in Cina, guadagna 8 milioni di euro e si tratta del turco Burak Ylmaz).

A dimostrazione del grande giro d’affari prodotto dal calcio, possiamo riflettere anche su come sia cambiato “il calendario” delle partite in ogni singolo Paese: se prima era d’uso e costume giocare in un unico giorno e allo stesso orario, oggi le partite vengono spacchettate dal lunedì alla domenica, in orari diversi, dando modo a televisioni ed agenzie di scommesse di “lavorare” quotidianamente sul prodotto ed ottenere di conseguenza, fatturati triplicati.

Diritti televisivi Calcio: qual è il futuro in Italia?

In Italia i diritti di trasmissione degli eventi sportivi stanno subendo molti cambiamenti, soprattutto per la sempre maggiore centralità acquisita da internet. Se è vero che i grandi provider di trasmissione come Sky e Mediaset hanno già adeguato da tempo le loro piattaforme al fine di consentire agli abbonati di vedere le partite anche attraverso lo streaming in rete, è altrettanto vero che la Lega non ha ancora compreso a fondo l’opportunità di inserire Internet all’interno dell’offerta prodotto calcio.

Attualmente la concessione dei diritti della Serie A sono in una fase di stallo dopo l’accordo oggetto di causa con il player spagnolo MediaPro, tanto che il 19 agosto 2018, l’inizio del campionato potrebbe non avere una copertura televisiva. Bene, non sarebbe meraviglioso approfittare di questa situazione per guardare un po’ al futuro?

Basterebbe seguire l’esempio della lega calcistica americana, la MLS che ha già stretto accordi con Facebook per trasmettere 22 partite del campionato; e ancora la lega messicana, la MX, che ha concesso al social network di trasmettere 46 partite stagionali; oppure l’esempio delle società di calcio del Manchester United e dell’Everton che hanno concesso a Facebook di trasmettere un’amichevole di beneficenza; infine, anche la Liga spagnola è in contrattazione con il social per trasmettere una partita a settimana. E noi?

Purtroppo nel nostro Paese il blocco all’innovazione viene dato sempre per il solito, triste motivo: il terrore di rinunciare ad introiti sicuri per un salto nel buio (che buio non è).  Cosa dobbiamo aspettarci dunque? Probabilmente nulla, continueremo a vedere le partite (forse) nei soliti luoghi d’abitudine e continueremo (purtroppo) a saccheggiare i tanti siti di streaming illegale (comprese alcune pagine facebook), fino a che, chissà, qualcosa cambierà 🙂  

 

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