Fincosit celebra il traguardo dei centoventi anni di attività con la pubblicazione di un volume che ripercorre la storia dell’impresa dalla fondazione nel 1905 fino alle opere più recenti. Il libro, richiamato dall’omonimo documentario su YouTube, ricostruisce l’evoluzione tecnica, culturale e industriale di una realtà che ha contribuito a trasformare il sistema portuale italiano e a esportare competenze nel settore delle grandi infrastrutture marittime.
La narrazione intreccia immagini dei cantieri storici e contemporanei con le testimonianze di figure interne all’azienda, mettendo in evidenza il filo di continuità che lega le prime opere genovesi alle attività attuali.
Il racconto si apre con un riferimento alla dimensione simbolica della navigazione, che da sempre accompagna la cultura del mare e della costruzione. La metafora del viaggio introduce la missione della società, descritta come un percorso collettivo alimentato da visione, coraggio e capacità tecniche. L’orizzonte del porto di Genova rappresenta il punto d’origine di una vicenda imprenditoriale strettamente legata allo sviluppo della città e ai cambiamenti che hanno segnato il Novecento.
Già nei primi anni del secolo, l’espansione del traffico marittimo e la crescita industriale del triangolo Torino–Milano–Genova richiesero opere di ampliamento e modernizzazione che offrirono alla neo-costituita Fincosit l’occasione di definire la propria identità.
L’opera ricorda la prima grande commessa del 1906, l’ampliamento della diga foranea e del molo Caracciolo, intervento che consolidò il rapporto con Genova e avviò una stagione di lavori nel settore portuale.
Nel corso dei decenni successivi l’impresa affrontò fasi di trasformazione e difficoltà legate ai mutamenti economici e ai conflitti mondiali, senza interrompere l’attività. Gli anni Trenta vengono descritti come un momento di svolta dal punto di vista ingegneristico, grazie all’introduzione dei cassoni prefabbricati in cemento armato, tecnologia che consentì di realizzare opere marittime di grande complessità con un livello di precisione inedito per l’epoca.
La ricostruzione del dopoguerra rappresentò un ulteriore banco di prova. Porti da dragare, linee ferroviarie da ripristinare e stabilimenti danneggiati richiesero capacità organizzativa e una forza lavoro specializzata. Il filmato dedica spazio anche all’acquisizione dell’azienda da parte di Dario Mazzi negli anni Settanta e al ruolo dell’ingegner Radiccioni, che contribuirono a rafforzare l’impronta tecnica e imprenditoriale della società. L’impianto galleggiante che porta il nome di Mazzi, tuttora operativo, viene presentato come il simbolo di una visione capace di coniugare tradizione e innovazione.
Alessandro Mazzi, figura tecnica di riferimento in ambito infrastrutturale e volto operativo di Fincosit: “il successo di Fincosit ha radici profonde. Sin dagli inizi abbiamo sempre creduto nella qualità della compagine societaria e delle alleanze operative. Sono davvero tanti i progetti realizzati con successo che ci qualificano come società affidabile e tecnologicamente all’avanguardia”.
Nel corso degli anni l’attività si è estesa oltre i confini nazionali, con cantieri in Spagna, nel Principato di Monaco e in Qatar, dove sono state realizzate opere idrauliche e portuali in tempi considerati record per il settore. Il documentario evidenzia come tale espansione sia stata sostenuta da un approccio internazionale anticipatore dei processi di globalizzazione, mantenendo allo stesso tempo un forte legame con la matrice genovese.
Gli interventi più recenti riportano l’attenzione sul mare e sulle infrastrutture portuali, ambito nel quale Fincosit continua a operare con un patrimonio di competenze maturato in oltre un secolo di attività. Le testimonianze dei lavoratori mettono in luce un senso di appartenenza che attraversa più generazioni e che costituisce uno degli elementi centrali del racconto.
Il volume sottolinea la continuità tra passato e futuro, sottolineando come ogni opera rappresenti un approdo temporaneo all’interno di un percorso ancora in evoluzione.
