Nasce Eco Rating, la certificazione per smartphone e dispositivi green

Nasce Eco Rating, la certificazione per smartphone e dispositivi green

Vodafone e altri operatori telefonici europei, tra cui Deutsche Telekom, Orange, Telefónica e Telia Company, hanno lanciato “Eco Rating”, una sorta di etichetta di ecosostenibilità, grazie alla quale i clienti potranno riconoscere e scegliere tra gli smartphone green, a basso impatto ambientale. Infatti, l’attuale situazione del pianeta, i cambiamenti climatici e la necessità di avviare azioni sempre più incisive per salvaguardare l’ambiente, coinvolgono anche il settore della telefonia e dei dispositivi elettronici. Con Eco Rating, gli smartphone e tutti i device digitali saranno classificati in base al loro grado di sostenibilità ambientali, attraverso l’assegnazione di un punteggio che va da 0 a 100.

Il metodo che effettua il conteggio è stato messo a punto dall’IHOBE, un’agenzia pubblica, che opera nei comparti dello sviluppo economico, sostenibilità e ambiente. L’agenzia trova poi il supporto dei diversi produttori di smartphone, facendo riferimento ai principi dettati dall’Unione Europea (ITU-T, ETSI e ISO), a cui sono stati affiancati nuovi criteri di valutazione, qualora risulti necessario ai fini del conteggio. I principi guida  usati si collegano alle cinque fasi del ciclo di vita di uno smartphone e di un qualsiasi device elettronico. Il primo punto valuta le materie prime, in cui si prendono in considerazione le fasi di estrazioni di quei materiali utili per la produzione dei device. Maggiore sarà la presenza di materiale rinnovabile e riciclato, maggiore sarà il punteggio Eco Rating.

La produzione è il secondo principio analizzato e riguarda la fase dell’assemblaggio di un dispositivo, in cui si valutano le emissioni di anidride carbonica nell’aria e il consumo di energia registrato. Il trasporto è, invece, il terzo criterio considerato, in cui saranno esaminati le distanze, i mezzi usati per lo spostamento e l’impatto che questi hanno sull’ambiente in termini di rilascio di CO2 nell’atmosfera. Il quarto criterio è legato all’uso e agli eventuali pezzi di ricambio. Si tratta di uno stadio di vita del prodotto che potrebbe richiedere molto tempo; proprio per questo motivo, si prendono in considerazione tutte quelle caratteristiche che rendono il device maggiormente compatibile con l’ambiente, in relazione a parametri quali: la durata nel tempo, la disponibilità di aggiornamenti, il consumo di energia e la possibilità di effettuare eventuali riparazioni. Infine, il ciclo della vita trova la sua conclusione e l’ultimo stadio considera il riciclo o lo smaltimento del device.

La valutazione stima la possibilità di ricondizionare lo smartphone e se i materiali con cui è stato prodotto possano essere riusati. Anche in questo caso, più il punteggio sarà elevato, più lo smartphone sarà green, ecologico e meno rischioso per l’ambiente. Pertanto, il giudizio complessivo sul grado di ecosostenibilità di un dispositivo è dato dall’incrocio tra 13 indicatori ambientali e 6 requisiti di efficienza, in riferimento ai materiali con cui è prodotto. Tuttavia, i risultati complessivi utili alla redazione dell’Eco Rating non sarebbe calcolabile senza la collaborazione dei produttori di smartphone, che sono tenuti a fornire le informazioni necessarie agli operatori.

Attualmente, sono 12 i brand che hanno affiancato gli operatori telefonici e che aderiranno all’iniziativa: Bullitt Group, Doro, HMD Global (che svolge la sua attività per la produzione degli smartphone Nokia), Huawei, MobiWire, Motorola/Lenovo, OnePlus, Oppo, Samsung, TCL/Alcatel, Xiaomi e ZTE, i cui smartphone e device saranno accompagnati dall’etichetta con il punteggio complessivo. Tuttavia, il numero dei partner che aderirà a Eco Rating è destinato ad aumentare fin dal prossimo giugno, interessando 24 Paesi europei, compresa l’Italia. L’iniziativa vede coinvolta anche la famosa compagnia telefonica Vodafone; infatti, anche l’azienda con a capo l’Amministratore Delegato Nick Read, è riuscita ad intercettare le esigenze e i bisogni degli utenti, sempre più attenti e sensibili alle tematiche legate all’ambiente e all’ecosostenibilità. Dal canto suo, la Vodafone è già dotata di una rete costituita da risorse green e rinnovabili; inoltre, lo scorso novembre, l’azienda ha deciso di anticipare al 2025 il progetto di azzerare le emissioni di gas che impattano sull’effetto serra. Per l’impegno profuso in tema di energia ed ecosostenibilità, la compagnia britannica ha guadagnato il primo posto nella sezione “telecomunicazioni”, stando ai dati diffusi da “Green Star – Le aziende più sostenibili 2021”, classifica realizzata dall’Istituto tedesco ITQF. E, dopo l’”impegno verde” sottoscritto lo scorso novembre, anche per Vodafone è giunto il momento di scendere in campo e fornire il suo supporto per la realizzazione di Eco Rating.

Ivana Notarangelo