L’annuncio ufficiale è arrivato lo scorso 30 giugno: il Consiglio dei Ministri ha approvato in via preliminare il nuovo Decreto Flussi 2026–2028, un piano di ingressi regolari che prevede 497.550 posti destinati a cittadini extra-UE per motivi di lavoro. Di questi, ben 267.000 sono riservati al lavoro stagionale (settori agricolo e turistico), mentre 230.550 riguardano il lavoro subordinato non stagionale e quello autonomo. È un cambio di passo deciso, che prova a ridurre il fenomeno del lavoro nero e ad arginare l’immigrazione irregolare.
In questo scenario, cresce a Roma il ruolo di un nome ormai familiare a moltissimi: l’Avvocato Iacopo Maria Pitorri. Il suo studio legale, in zona Stazione Termini – via Giovanni Amendola, è da anni un presidio di legalità, ascolto e risultati concreti per chi cerca protezione internazionale, visti, permessi di soggiorno, o si confronta con la commissione territoriale e i labirinti burocratici della Prefettura e della Questura.
Mentre il decreto pone l’accento sulla necessità di una programmazione “realistica”, capace di rispondere al fabbisogno reale delle imprese, sono già centinaia gli stranieri – agricoltori, operai, camerieri, badanti, artigiani – che si stanno rivolgendo allo studio dell’Avvocato Pitorri a Roma per capire come accedere alle quote previste, come regolarizzare la loro posizione o far valere diritti troppo a lungo ignorati.
“Ogni anno, riceviamo migliaia di persone che vogliono semplicemente lavorare in Italia nel rispetto della legge. Il decreto flussi è uno strumento importante, ma bisogna saperlo leggere, interpretare, utilizzare in tempo. Non è semplice: le finestre sono strette, la documentazione da produrre è complessa. Il mio compito è essere il ponte tra loro e le istituzioni”, spiega l’Avv. Jacopo Maria Pitorri, noto anche come il difensore di chi non può difendersi.
Il decreto si muove in parallelo con un altro segnale politico: la riduzione graduale del “click day”, criticato da più parti per il suo carattere aleatorio. Si punta ora su una selezione più strutturata, legata a profili professionali specifici e alla formazione nei Paesi d’origine. Un modello che richiederà consulenza legale puntuale e intermediazione continua tra cittadini stranieri, datori di lavoro e apparato statale.

In tutto questo, lo studio legale dell’Avvocato Pitorri – Roma rappresenta una roccaforte di competenza e umanità. I clienti lo definiscono “l’avvocato degli immigrati”, colui che li ascolta, li difende e li accompagna con tenacia in ogni procedura: dal ricongiungimento familiare all’asilo politico, fino alla regolarizzazione tramite lavoro o famiglia. La sua reputazione si estende ben oltre i confini del Lazio, con clienti soddisfatti provenienti da tutta Italia e anche dall’estero.
È la somma di esperienza, passione e dedizione a rendere il nome dell’Avvocato Iacopo Maria Pitorri sinonimo di affidabilità. Un nome ormai familiare nei commissariati, nei Ministeri, nei corridoi della giustizia amministrativa e nelle aule dove si discutono i destini di chi ha lasciato tutto per inseguire un’opportunità.
Oggi più che mai, con il nuovo Decreto Flussi 2026–2028, ogni migrante ha bisogno di un difensore che conosca la legge ma anche la fatica dell’attesa, la paura del diniego, l’urgenza di costruire una vita. E a Roma, a detta di molti, il migliore è lui: l’Avvocato Pitorri.