Rassegna stampa, Cassazione – Avv.ti Angelica Parente e Domenico Bianculli

Rassegna stampa, Cassazione – Avv.ti Angelica Parente e Domenico Bianculli

Con la sentenza n. 14488 del 30 maggio 2025, la Prima Sezione Civile della Corte di Cassazione ha accolto il ricorso presentato dagli Avvocati Angelica Parente e Domenico Bianculli, annullando con rinvio la decisione del Tribunale di Milano che aveva negato a un cittadino assolto in via definitiva da gravi accuse penali il diritto alla deindicizzazione delle notizie ancora presenti nei risultati di ricerca su Google.

La vicenda, seguita con tenacia dallo Studio Parente-Bianculli, rappresenta un precedente rilevante nel consolidamento giurisprudenziale del diritto all’oblio, riaffermando l’esigenza di proteggere la reputazione e l’identità digitale di chi, assolto da ogni accusa, continua a subire una lesione sproporzionata a causa dell’indicizzazione automatica di notizie obsolete e incomplete.

La sentenza ha attirato l’attenzione della stampa nazionale, che ha dato ampio spazio alla questione, sottolineando l’importanza del bilanciamento tra diritto all’informazione e tutela della dignità personale, fissando nuovi paletti per la rimozione di notizie da Google. Di seguito una rassegna delle principali testate che hanno approfondito il tema:

1. Corriere della Sera
Cancellare notizie da Google, nuova sentenza della Cassazione
Il Corriere ha ripercorso l’intera vicenda giudiziaria dell’imprenditore assistito dagli Avv. Parente e Bianculli, evidenziando la portata innovativa della pronuncia della Suprema Corte. Il quotidiano sottolinea il principio, ribadito nella motivazione, secondo cui “l’identità digitale di un individuo non può essere cristallizzata su fatti non più rappresentativi della sua condizione attuale”.

2. Il Mattino
Diritto all’oblio, Cassazione ribalta Google: notizie superate vanno rimosse
L’articolo mette in luce il passaggio fondamentale della sentenza, che impone ai giudici di merito di rivalutare la permanenza online delle notizie in base alla loro attualità e rilevanza sociale. Particolare attenzione è riservata alla lettura dell’art. 17 GDPR e ai precedenti favorevoli ottenuti dai medesimi legali presso il Garante.

3. Il Messaggero
Cassazione 14488/2025, Google deve cancellare le vecchie notizie incomplete
Il quotidiano romano focalizza l’attenzione sul ruolo della Corte nel riaffermare che “l’indicizzazione non può diventare una condanna a vita”. L’articolo include dichiarazioni dirette degli Avv. Bianculli e Parente, che spiegano come il danno non derivi dalla mera presenza dell’articolo, ma dalla sua persistenza tra i risultati del motore di ricerca.

4. Webnews
Questa pronuncia della Cassazione costringe Google al delisting delle notizie obsolete
Webnews approfondisce gli aspetti tecnici della decisione, illustrando il meccanismo del delisting e le implicazioni per il ruolo attivo di Google quale titolare del trattamento dei dati. Viene richiamato l’orientamento consolidato della giurisprudenza, alla cui evoluzione lo Studio Parente-Bianculli ha dato un contributo decisivo.

5. De Iustitia
Cassazione n. 14488/2025, notizie superate vanno rimosse dai motori di ricerca
La testata giuridica analizza con taglio dottrinale la sentenza, criticando l’approccio del Tribunale di Milano e valorizzando la ricostruzione della Suprema Corte, secondo cui il decorso del tempo va calcolato dalla data originaria di pubblicazione della notizia. La Corte ha chiarito che la permanenza online di contenuti lesivi e non aggiornati rappresenta una violazione del diritto alla reputazione anche se le notizie erano, al tempo, legittimamente pubblicate