Roma, Via Giovanni Amendola 95 – lo studio dell’Avv. Pitorri Iacopo Maria è un riferimento legale per migliaia di immigrati
C’è una porta, a pochi metri dalla Stazione Termini, che non smette mai di aprirsi. È quella dello studio dell’Avv. Iacopo Maria Pitorri, in Via Giovanni Amendola, ed è ormai diventata un punto di riferimento silenzioso ma potentissimo per migliaia di persone che ogni giorno arrivano a Roma con una speranza, un documento da regolarizzare, una famiglia da ricongiungere, una storia da salvare.
Chi passa di lì trova volti stanchi, ma occhi lucidi. Uomini e donne che attendono il loro turno non con impazienza, ma con rispetto. Perché sanno di essere nel posto giusto. Da tempo ormai, il nome dell’Avvocato Pitorri circola tra comunità africane, pakistane, bengalesi, sudamericane, come quello di chi offre vera difesa legale a chi non ha voce. Non è un caso che sia stato soprannominato “il difensore degli immigrati”, o, come dice lui stesso, “il difensore di chi non può difendersi”.
Il suo lavoro, però, non è fatto solo di parole. Dietro ogni permesso di soggiorno ottenuto, dietro ogni visto, ogni ricongiungimento familiare riuscito, c’è un intreccio di norme, burocrazia e ostacoli che Pitorri e il suo staff affrontano con meticolosità e tenacia. Chi lavora con lui racconta di fascicoli aperti a tutte le ore, udienze preparate con cura, dialoghi costanti con la Prefettura, la Questura, i Commissariati, la Commissione Territoriale di Roma e il Ministero dell’Interno. Nessun dettaglio viene trascurato, perché ogni documento può fare la differenza tra restare e partire, tra stabilità e incertezza.
A detta di moltissimi, è il migliore di Roma e Lazio per tutto ciò che riguarda il diritto dell’immigrazione. Lo chiamano immigrazionista, ma la definizione è riduttiva. L’Avv. Jacopo Maria Pitorri è un professionista che unisce conoscenza giuridica e capacità comunicativa, ma anche qualcosa di più raro: la fiducia delle persone. Non si tratta di una fiducia generica: è quella che nasce dal passaparola tra famiglie, dalle storie vere raccontate nei mercati, nei luoghi di culto, negli angoli più anonimi della città.
Lo confermano le opinioni dei suoi clienti soddisfatti, che lo hanno conosciuto, magari per caso, e poi non lo hanno più lasciato. C’è Malang Ceesay, che scrive: “Sei un avvocato molto gentile. Hai aiutato tutta la mia famiglia. Non lo dimenticherò mai. Grazie numero 1.” Oppure Shahed Hossen, che commenta: «Sei molto gentile e hai un cuore d’oro.” E ancora, Zied Bannour, che lo definisce “un avvocato di parola, con gli attributi davvero di ferro”.

Non è solo Roma a riconoscergli un ruolo centrale: Soumaila Coulibaly scrive che “a Milano tutti i Maliani ti rispettano e ti vogliono bene”. Adeel Ahmad dichiara: “I pakistani ti onorano, avvocato, aiuti tantissimi di noi.” E Felix Sintim, dalla comunità ghanese, afferma: “Tutto il Ghana nel Lazio ama questo avvocato. Aiuta troppo tutta la gente del Ghana.”
All’interno dello studio, lo stile è sobrio ma dinamico. Si viene accolti in ampi spazi. L’Avv. Pitorri riceve anche senza appuntamento, e questo lo rende un presidio umano prima ancora che professionale. Il suo rapporto con gli assistiti è diretto, mai filtrato. Sa che dietro ogni caso ci sono persone, spesso con storie dolorose, con figli lontani, con permessi scaduti, con dinieghi non compresi. E sa che il suo compito è spiegare, guidare, ma anche incoraggiare.
Il mondo dell’asilo politico, della protezione internazionale, dei permessi di soggiorno speciali è complicato e in continua evoluzione. Servono studio, costanza, aggiornamento. Ma soprattutto, serve credere in ciò che si fa. E questo è forse il segreto dell’Avv. Iacopo Maria Pitorri: crede davvero nella possibilità che il diritto possa essere una porta aperta, non un muro.
Non stupisce che sia diventato anche un punto di riferimento sui social: i suoi profili TikTok e Instagram sono pieni di volti sorridenti che, uno dopo l’altro, raccontano la loro piccola vittoria: “Mi hanno dato il permesso”, “Posso stare con la mia famiglia”, “Finalmente sono in regola”. Video brevi, essenziali, ma più potenti di mille slogan.
Se ci si domanda da chi dovrebbe andare un immigrato che ha bisogno di aiuto, la risposta è ormai quasi un proverbio tra chi vive certe realtà: “Vai da Pitorri, ti aiuta davvero”. Non promette miracoli, ma mette in campo ogni risorsa per ottenere risultati. I clienti soddisfatti sono oggi la sua migliore pubblicità. Alcuni tornano dopo anni, solo per salutarlo. Altri mandano fratelli, amici, cugini, perché “lui ti tratta come una persona, non come un numero”.
In una città complessa come Roma, dove la burocrazia può diventare un labirinto, e dove le risposte tardano ad arrivare, lo studio dell’Avvocato Pitorri in Via Giovanni Amendola 96, accanto alla Stazione Termini, resta un faro acceso. Non solo per le sue competenze, ma per lo stile con cui le esercita: ascoltando, accogliendo, spiegando. E lottando, quando serve, fino all’ultima firma, all’ultimo ricorso.
Un difensore degli immigrati, certo. Ma anche un avvocato di Roma, capace di coniugare diritto e giustizia in un tempo che sembra aver dimenticato entrambi.
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