In uso già in Israele, VaxPass, disponibile sull’omonimo sito www.vaxpass.it, sbarca anche in Italia. Si tratta del passaporto sanitario dei vaccini, o passaporto vaccinale, strumento che testimonia l’immunizzazione dal virus Sars – Cov – 2 e potrebbe consentire di velocizzare il ritorno ad una normale vita sociale. Infatti, grazie al VaxPass, è possibile dimostrare che il soggetto è stato sottoposto a tutti i test per il COVID – 19 (tamponi e test sierologici), validando anche l’autenticità dell’ente dove l’esame è stato effettuato; inoltre, il passaporto sanitario riporterà l’eventuale vaccinazione oppure l’avvenuta guarigione dal virus, così da verificare che il soggetto non rappresenta un pericolo per la comunità di appartenenza o di arrivo, qualora si metta in viaggio.
VaxPass è nato grazie a Helpcodelife, una startup tutta italiana, già impegnata nel settore della strumentazione medica di livello high-tech, con l’ambizione di consentire un immediato ritorno alla normalità per tutta la popolazione.
La progettazione del passaporto vaccinale prende spunto dalla tecnologia che è alla base della già esistente cartella digitale online MioID, da ora più completa, grazie all’integrazione con VaxPass. L’accesso al passaporto vaccinale digitale è a disposizione di centri vaccinali, ambulatori, ospedali, così che questi possano procedere con il caricamento dei dati di chi ha effettuato la vaccinazione e aggiornare in tempo reale il sistema. Dal canto suo, MioID è un Dispositivo Medico di Classe I, già da tempo a servizio degli utenti che ne fruiscono, se registrati, consentendo al medico di medicina generale di relazionarsi con la piattaforma, effettuando il relativo upload dei dati all’interno del profilo personale del suo paziente. Pertanto, già con MioID, il paziente dispone di una sorta di cartella clinica digitale, in cui inserire anche dati specifici, quali: contatti di emergenza, eventuali allergie a farmaci, patologie, referti di analisi del sangue, ecografie, RX, vaccinazioni e visite. Si tratta di un sistema funzionale e flessibile, conta già un milione di iscritti e gode della partnership dell’azienda svizzera Salusbank. Quest’ultima si occupa di raccogliere tutti i dati sensibili sui propri server a Zurigo, protetti al pari dei software bancari.
L’attivazione del passaporto sanitario si effettua procedendo con il download dell’app omonima “VaxPass”, dopo una veloce registrazione. Inoltre, gli utenti potranno attivare anche il pacchetto completo di MioID, pagando una quota pari a 19,90 euro. Un QR – Code personale e riservato, da scansionare al momento in cui si presenta la necessità, consente all’utente di entrare nell’App VaxPass e, di conseguenza, nell’account personale. L’adozione del passaporto vaccinale e, allo stesso tempo del sistema MioID, rappresentano strumenti che, in epoca digitale, consentono una gestione più semplice ed immediata dei dati clinici, rendendo più immediata anche la comunicazione tra medico e paziente. In particolare, VaxPass svolge un ruolo importante nell’ambito della salute pubblica, perché consente la condivisione, in tempo reale, di informazioni essenziali. Dal 5 marzo, l’app è disponibile per Apple e Android, semplificando così le riaperture e consentendo viaggi, spostamenti e movimenti più sereni, per poter riprendere i ritmi di una vita più normale e tornare ad avere accesso presso scuole, musei, teatri, concerti, palestre, piscine e hotel, oltre a tutti i luoghi pubblici che caratterizzano la vita sociale. Infine, l’utente stesso gestisce in piena autonomia l’app con la possibilità di chiedere, in qualsiasi momento, la cancellazione e la completa eliminazione dei dati memorizzati.
Ivana Notarangelo
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