La Biblioteca Vaticana diventa digital: l’accesso ai volumi in pochi click

La Biblioteca Vaticana diventa digital: l’accesso ai volumi in pochi click

Tempo di novità e progresso anche in Vaticano, dove la tecnologia avanza, portando innovazione ed apertura verso un mondo divenuto vitale anche per l’attività pastorale della Chiesa, soprattutto in quest’ultimo periodo di pandemia. Accanto all’esperienza social del Papa, grazie ai profili Twitter e Instagram e al lancio di “VatiVision”, il nuovo servizio streaming on demand multi device della Santa Sede, il Vaticano ha fatto segnare un ulteriore passo in avanti nel mondo della tecnologia. Il 16 luglio scorso la Santa Sede ha presentato anche il nuovo sito online della Biblioteca Apostolica Vaticana, rintracciabile all’indirizzo “vaticanlibrary.va“. Il rinnovamento estetico del sito, reso visibile solo da un mese e mezzo, ma studiato da molto tempo, offre al visitatore un nuovo design grafico. Allo stesso tempo, il rinnovamento del sito online della Biblioteca Apostolica Vaticana permette all’utente di confrontarsi con un’esperienza di fruizione semplificata, mediante un accesso più diretto e più facile a tutti i contenuti e servizi che lo caratterizzano. Inoltre, il nuovo sito rende più semplici ed intuitivi i meccanismi finalizzati alla richiesta delle riproduzioni dei manoscritti e degli altri materiali conservati in essa.

Vaticalibrary.va è dotato di una rinnovata multimedialità consentendo, tra le altre cose, una maggiore interazione con altri sistemi informativi connessi, grazie alla presenza di alcuni importanti servizi: motori di ricerca dei cataloghi e della biblioteca digitale, consultazione del catalogo editoriale, gestione diretta dell’account Twitter visto dal web, e-commerce. L’operazione di restyling non è giunta a caso, in quanto è risultata particolarmente opportuna soprattutto in questo momento di emergenza sanitaria, in cui le norme di sicurezza hanno reso più difficile l’accesso fisico degli studiosi alle stanze della Biblioteca Apostolica Vaticana. Il sito si è arricchito anche di un’area riservata, dedicata alle comunicazioni su richieste specifiche, a cui si può accedere dopo una breve registrazione. L’ingresso nell’area riservata consente una migliore ricerca fra i titoli del catalogo editoriale, costituito dai titoli pubblicati proprio dalla Biblioteca stessa e in cui rintracciare pubblicazioni scientifiche, fare richieste di fotoriproduzione sia per motivi di studio che per uso professionale. Da quest’area riservata, utenti e studiosi possono porre domande, utili ad arricchire ed approfondire particolari competenze o reperire informazioni per cui si ha interesse.

Attraverso la sezione “Notizie ed Eventi”, poi, i “bibliotecari del Papa” segnalano appuntamenti, presentano eventi, le ultime novità editoriali e le “Newsletter”. Le newsletter rappresentano lettere di informazione, contenenti la storia più recente della Biblioteca, gli episodi significativi che l’hanno attraversata, le conoscenze acquisite, i contatti accumulati nel tempo ed i messaggi lanciati nel corso degli anni. Ed, infine, l’utente trova i tweet dell’account Twitter @bibliovaticana, che annunciano gli appuntamenti e le iniziative in tempo reale, in modo più immediato e, di conseguenza, più incisivo. Di certo, il nuovo sito riesce ad intercettare anche le indicazioni di Papa Francesco, che invita la Chiesa ad uscire e ad arrivare nelle periferie. In questo modo, la Santa Sede riesce sicuramente a superare i confini e, come afferma il Prefetto della Biblioteca Apostolica Vaticana Cesare Pasini, “questo sito aperto e comunicativo, ricco e accattivante, vuole essere un importante luogo di accoglienza, di collaborazione e apertura”. E il restyling al sito web della Biblioteca Apostolica Vaticana non poteva giungere in un momento storico diverso. Infatti, il 2020 è l’anno di San Giovanni Paolo II, l’anno della memoria del centenario dalla nascita. Quasi un omaggio a Colui che il 7 febbraio 1984 aveva inaugurato i nuovi ambienti del Catalogo della Biblioteca Apostolica Vaticana e che, nel corso del suo pontificato, ha più volte legato il suo ministero a questo luogo che da anni svolge un servizio alla verità e alla cultura.

Ivana Notarangelo

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