SpaceX e Microsoft lanciano Azur Space, progetto per conquistare lo spazio

SpaceX e Microsoft lanciano Azur Space, progetto per conquistare lo spazio

SpaceX e Microsoft hanno appena lanciato un progetto di industria spaziale: si tratta di Azur Space, un sistema di cloud computing spaziale, che va a supportare e ad integrare gli altri satelliti presenti in orbita. Azur Space riesce a fornire il suo servizio grazie al supporto di centri dati mobili, trasportati dai camion in giro per il mondo e, trasformandosi nel cuore pulsante della costellazione Starlink, permetterà ai dispositivi elettronici di tutto il pianeta di connettersi ad internet, “in banda larga a bassa latenza”. Inoltre, il nuovo progetto nato dalla partnership tra SpaceX e Microsoft consentirà all’intera comunità spaziale di poter contare su un insieme di servizi e tecnologie, di cui poter fruire nel corso delle diverse missioni in orbita, “permettendo a chiunque di accedere all’osservazione della Terra grazie ad un nuovo cloud”.

Abbiamo l’ambizione di rendere la connettività spaziale e l’elaborazione dei dati dei satelliti sempre più accessibile e trasversale fra agricoltura, energia, telecomunicazioni e agenzie governative”, afferma Satya Nadella, Amministratore Delegato della Microsoft. Pertanto, l’accordo commerciale fra SpaceX e Microsoft  consente agli utenti di fruire della connessione al web di Starlink e assicura la tecnologia necessaria a terra per permetterne il funzionamento. “Una combinazione molto potente” la definisce Gwynne Shotwell, presidente di SpaceX e spalla di Musk. In questo modo, poi, Microsoft avrà la possibilità di coordinare i satelliti e, allo stesso tempo, sistematizzare i dati ottenuti,  trasferendoli ovunque ne avverta la necessità.

Le potenzialità di Azure Space si riassumono nelle parole di Hrishi Shelar, uno dei programmatori che ha partecipato al progetto e che, allo stesso tempo, sottolinea quanto sia facile fruire della piattaforma: “Basta impostare il momento del contatto con il satellite, secondo l’orbita, e attivare la connessione che raggiunge una velocità di 10Gb al secondo”. Consentendo agli utenti di toccare picchi di velocità così alti nella connessione, il progetto di Azure Space permette ai due partner principali, SpaceX e Microsoft, di ritagliarsi uno spazio importante all’interno di un comparto, quello del cloud che, attualmente, conta la presenza di pochissimi attori di mercato, in grado però di dividersi guadagni importanti, per cifre che si aggirano intorno a 111 miliardi di dollari all’anno. Settore, peraltro, che in futuro varrà sempre di più e ad oggi vanta, oltre alla presenza di Microsoft, detentore del il 18% di questo mercato, anche quella di altri colossi, quali Amazon, Google, Ibm e Alibaba. Dunque, grazie a questa partnership, Microsoft e SpaceX hanno deciso di entrare con decisione nel comparto dei servizi che si collegano ai satelliti, puntando in modo deciso ad una sinergia strategica con il Web, al momento campo d’azione inesplorato e privo di competitors. Inoltre, i guadagni che si possono trarre da questa strategia si leggono nei dati messi a disposizione da Goldman Sachs; le statistiche, infatti, affermano come l’economia in orbita frutti qualcosa come 350 miliardi, contando anche il valore dei satelliti, e con una previsione di incremento che supererà i 1000 miliardi entro il 2040.

Attualmente, al progetto Azure Space hanno già aderito colossi mondiali dello spazio, quali Viasat, Ksat, Ses, Kratos, Amergint, Kubos e Us Electrodynamics. Pertanto, se alle origini l’industria spaziale era caratteristica specifica ed esclusiva dei governi, adesso anche player privati hanno deciso di tentare la discesa nel campo, mettendo a disposizione conoscenze innovative e strumenti all’avanguardia. Con Azure Space, SpaceX e Microsoft hanno lanciato un progetto che, oltre ad avere un impatto sul settore spaziale, rappresenta una sorta di prototipo, tanto che anche altre aziende stanno tentando di fare altrettanto, studiando e cercando di concretizzare servizi di simile portata.

Ivana Notarangelo

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