L’emergenza legata al diffondersi del Covid-19, il Coronavirus, non ha colpito solo ristoranti ed attività commerciali. A risentirne sono anche cinema e teatro che nel giro di poco tempo hanno subito non pochi danni. Nelle regioni a rischio come Lombardia e Veneto, molte sale cinematografiche sono rimaste chiuse nelle ultime settimane per evitare il possibile contagio di questo nuovo virus e ciò ha provocato un calo di incassi non indifferente. La chiusura ha, poi, ben presto riguardato tutte le regioni italiane, con conseguenze pesanti per il mondo della cultura.
Lo scorso 4 marzo 2020 il governo italiano ha deciso di prendere dei provvedimenti al riguardo e dopo la decisione di chiudere le scuole e università fino al 15 marzo, il Presidente del Consiglio Conte ha decretato la sospensione fino al prossimo 3 aprile di manifestazioni, eventi e spettacoli di qualsiasi natura compresi teatro e cinema in cui l’affollamento non consente di garantire la sicurezza interpersonale di almeno un metro di distanza.
Con il nuovo decreto dell’8 marzo scorso, poi, sono state predisposte dal governo nuove misure restrittive per evitare il contagio del coronavirus. Queste norme, disposte per tutto il territorio nazionale, prevedono la sospensione di eventi cinematografici, teatrali, eventi e spettacoli di qualsiasi natura e la chiusura dei musei.
“Da oggi in tutta Italia saranno chiusi cinema, teatri, concerti, musei. Una scelta necessaria e dolorosa. Ma la #cultura può arrivare nelle case. Chiedo alle tv di programmare musica, teatro, cinema, arte e a tutti gli operatori culturali di usare al massimo i loro social e siti“, ha precisato il ministro dei Beni culturali e del Turismo Dario Franceschini, consapevole delle inevitabili conseguenze sul settore.
Queste misure restrittive stanno già avendo un forte impatto sull’economia del settore turistico e culturale: Confturismo stima un’affluenza di 22 milioni di turisti in meno nei prossimi tre mesi con un danno economico di 2.7 miliardi di euro. Il 70 % delle prenotazioni online di mostre e musei sono state cancellate ed i libri hanno subito un calo di vendite pari al 25 %. Anche il cinema italiano sta vivendo un periodo poco florido e gli incassi sono decisamente calati: quest’ultimo weekend il botteghino ha segnato ben il -79% dei guadagni.
L’emergenza del coronavirus e le sale cinematografiche sempre meno frequentate in questo periodo, hanno portato alla conseguente cancellazione o rinvio a data da destinarsi di molti film che sarebbero dovuti uscire in queste settimane come il nuovo titolo di Carlo Verdone Si vive una volta sola. E ancora Artic – Un’avventura glaciale, Lupin III, Dopo il matrimonio e Tornare di Cristina Comencini saltano la loro presunta data di uscita per un’altra data ancora da comunicare. Anche per Onward – oltre la magia slitta la data d’uscita: il film della Disney Pixar infatti uscirà il prossimo 16 aprile invece del 5 marzo.
Ma nonostante gli incassi dimezzati, Gli anni più belli di Gabriele Muccino resta uno dei film più visti al cinema con un totale di incassi di 5.423.611 euro insieme a Bad Boys for Life con Will Smith e Il richiamo della foresta con Harrison Ford. Primo nella classifica dello scorso weekend è Volevo nascondermi di Giorgio Diritti con Elio Germano nel ruolo del pittore Ligabue, uscito nelle sale proprio pochi giorni prima della chiusura.
Eleonora Piredda