Ecco Cryptolovelocks, i famosi lucchetti di Ponte Milvio diventano digitali

Ecco Cryptolovelocks, i famosi lucchetti di Ponte Milvio diventano digitali

Nascono i “Cryptolovelocks”, e i lucchetti dell’amore di Ponte Milvio a Roma diventano digitali. Divenuti celebri per il film “Ho voglia di te”, ispirato dall’omonimo romanzo dello scrittore Federico Moccia, anche i lucchetti sbarcano nel mondo del digitale e fanno il loro ingresso nel settore della blockchain. Sono stati riprodotti con NFT (Non Fungible Token), uno speciale token crittografico che rappresenta qualcosa di irriproducibile, perché unico. Grazie a questa tecnologia, i lucchetti di Ponte Milvio diventano una collezione ad edizione limitata in formato elettronico.

Cryptolovelocks è un’iniziativa nata dalla startup Stonize, azienda che opera nel settore del fintech, il cui brand si lega anche allo sviluppo di una piattaforma digitale, in grado di concretizzare operazioni di cartolarizzazione, fruibili e messe a disposizione di tutti.

I lucchetti digitali sono stati sviluppati e realizzati presso Wire Coworking Space, sede dell’azienda. Alessandro Ranaldi, Amministratore Delegato di Stonize, e Giuseppe Morlino, Head of Research and Integration della startup, parlando dell’iniziativa, hanno affermato: “Cryptolovelocks è un esperimento di arte digitale collettivo, che nasce con l’idea di celebrare la diffusione del cosiddetto web 3.0: il web decentralizzato, abilitato dalla blockchain”. L’intento del progetto, continuano i due membri di Stonize, è quello di “celebrare gli entusiasmanti cambiamenti che stanno avvenendo nella creator economy: l’economia delle opere frutto dell’ingegno, come l’arte, la musica o il mondo degli influencer e dei blogger“.

Le attuali innovazioni in corso nel settore dei creatori, che ora godono della possibilità acquisire vantaggio dal valore generato dalle loro opere, ha stimolato anche il comparto della blockchain. Infatti, come l’artista può ottenere un corrispettivo economico da parte di chiunque impieghi le sue opere per fini di guadagno o commerciali, anche i proprietari dei cryptolovelock, qualora si proceda con la vendita dei token di cui sono in possesso, conseguiranno una royalty. Questo riconoscimento di natura economica, infatti, decreta il trasferimento del proprio token.

Michele Mastrogiovanni, CTO di Stonize e che ha curato la tecnologia di Cryptolovelocks, ha sottolineato la portata innovativa del progetto, affermando che “chi acquista un cryptolovelock ha la possibilità di scrivere una love note, un messaggio d’amore che viene <<scolpito>> nella blockchain attraverso il cosiddetto processo di <<notarizzazione>>”. Così, ha continuato Mastrogiovanni, “ciascun lucchetto diventa il custode di un archivio di messaggi d’amore di chi lo ha posseduto”.

In virtù della logica del cosiddetto “passaggio di mano”, Stonize ha studiato la soluzione di vedere riconosciuto un compenso economico “a chi acquista per primo ciascun cryptolovelock, il primo co-autore di un archivio dell’amore potenzialmente illimitato”. Seppur l’esclusiva ed inedita collezione digitale sia online da pochissimi giorni, circa 10.000 cryptolovelock in edizione limitata sono già presenti nel mondo virtuale. Ma, intanto, a Ponte Milvio è ancora tempo di sognare. Infatti, alcuni lucchetti hi tech, ma colorati e visibili, sono esposti nel luogo-simbolo dove la moda dei lucchetti ebbe inizio nei primi anni 2000.

Ivana Notarangelo

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