In Russia 6982 app censurate dall’inizio del conflitto

In Russia 6982 app censurate dall’inizio del conflitto

In tre settimane, dunque dall’inizio delle ostilità tra Russia e Ucraina, lo store online russo della Apple ha fatto registrare la soppressione di almeno 6982 app. I dati, diffusi da Sensor Tower, che ha portato avanti uno studio per conto di Techcrunch, hanno fotografato l’attuale momento storico attraversato dalla Russia, sul fronte tecnologico.

Soprattutto lo studio ha evidenziato le conseguenze delle sanzioni comminate alla potenza guidata da Vladimir Putin in seguito all’invasione in terra ucraina e, allo stesso tempo, dell’ammutinamento messo in atto da molte aziende tecnologiche. Conseguenze che stanno impattando sulla vita quotidiana dei cittadini, ad oggi penalizzati anche nel comparto dei servizi. Entrando nel vivo dei numeri messi a disposizione da Sensor Tower, le app rimosse dall’Apple Store sono raddoppiate dal 24 febbraio.

Perché, se prima del conflitto l’abituale lavoro di pulizia da parte della Apple aveva fatto registrare la rimozione di 3404 app afferenti al mondo russo, i numeri sono raddoppiati dall’inizio dei combattimenti, per una cifra pari a 218 milioni di download in meno.

Stessa sorte è toccata alla Bielorussia, alleata di Mosca, che ha subito un 73% di app cancellate nell’Apple store di riferimento. Tra i marchi internazionali e di grido, quelli che hanno deciso di cessare ogni attività in territorio russo e, di conseguenza, abbandonare lo store della compagnia di Cupertino sono stati CocaCola, H&M, MyFintnessPal, che sono anche i brand maggiormente fruiti dagli appassionati di NBA. Ma il settore maggiormente penalizzato è quello dei videogame online, vista la soppressione di Zynga, Supercell, Take-Two. E, con la loro uscita di scena, in Russia non saranno più disponibili giochi del calibro di Farmville 3, Harry Potter: Puzzles & Spells, Brawl Stars, Clash of Clans e molti game associati a Grand Theft Auto. A fronte dell’abbandono dello store Apple da parte di questi marchi, Office, la suite di Google e le app dei social occidentali restano ancora disponibili, invece, al download e all’uso da parte degli utenti russi.

Ivana Notarangelo

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