Mario D’Ignazio, la nostra inchiesta nel web

Mario D’Ignazio, la nostra inchiesta nel web

Abbiamo cercato di fare ordine in merito alle informazioni inesatte che girano in rete su Mario D’Ignazio, il veggente le cui esperienze vengono seguite da tempo da migliaia di fedeli. Apparizioni, messaggi, blog, il segreto, sito web ufficiale con contatti, cosa gira in rete su questo personaggio divenuto popolare anche grazie al web?

La storia della apparizioni della Vergine Maria a Mario D’Ignazio. Dal 5 agosto 2009, il territorio dell’Arcidiocesi di Brindisi – Ostuni è stato toccato da alcuni fenomeni mistici, secondo i quali la Beata Vergine Maria sarebbe apparsa a Mario D’Ignazio, giovane originario del brindisino e residente in località Santa Teresa. Secondo quanto riferito dallo stesso protagonista, quel giorno si concretizzò prima un’ondata di luce e, subito dopo, la visione della Santa Vergine. Dotata di una particolare bellezza, in un secondo momento il giovane descriverà il suo aspetto con dovizia di particolari.  Così, da quel giorno, Mario D’Ignazio è stato invitato a recitare il Santo Rosario, tutti i venerdì, all’aria aperta, in campagna, proprio accanto all’ulivo che la stessa Maria di Nazareth ha dichiarato sacro, in virtù della sua presenza. 

La prima apparizione, avvenuta il 5 Agosto 2009, ha consegnato al giovane brindisino le indicazioni per come svolgere al meglio la missione che gli era stata affidata e divenne occasione per la Santa Vergine per rassicurare il giovane D’Ignazio.

Quest’ultimo fu invitato a “Non temere”, esortazione che richiama lo stile biblico e preannuncia le chiamate o gli annunci del Signore nelle Sacre Scritture, e, in un secondo momento, la Vergine gli avrebbe rivelato: “Figliolo, il mondo si allontana giorno dopo giorno dalle vie del Signore, per seguire le orme del Maligno. Fai penitenza e prega per la conversione dei peccatori, per riparare le gravi bestemmie, per la pace nel mondo tanto oscurato. Prega e fai pregare molto, in modo particolare il Mio Amato Rosario…”.

Da quel momento, Mario D’Ignazio ha iniziato il suo cammino di fede e preghiera, chiedendo supporto nella preghiera anche ad altre persone. Con il trascorrere del tempo, il numero della gente accorsa sul luogo per assistere alle esperienze mistiche del giovane ed ascoltare i messaggi della Vergine di Nazareth crebbe sempre di più.  Le apparizioni dei primi 10 mesi si realizzarono di venerdì; al termine di ogni evento mistico, la Vergine Maria lasciava un messaggio, che Mario D’Ignazio leggeva ai presenti. Trascorso un primo tempo durante il quale il giovane D’Ignazio tacque sulle esperienze mistiche vissute, parlandone unicamente con la sua famiglia, alcuni sacerdoti e i più intimi conoscenti, i fatti divennero presto di dominio pubblico, chiamando a raccolta un numero sempre più nutrito di persone. 

In seguito, le apparizioni avvennero soltanto il 5 di ogni mese, mettendo fine alle esperienze del venerdì e consegnando a Mario D’Ignazio un messaggio pubblico mensile. Proprio nel corso dell’apparizione di venerdì 11 giugno 2010, la Vergine Maria avrebbe motivato così il cambiamento: “Figli Miei, dal mese che verrà, non verrò più tutti i venerdì ma soltanto il cinque d’ogni mese. Vi domanderete perché il cinque… Ebbene, figli Miei, il cinque vi ricorda la Mia prima Apparizione a Santa Teresa, la Mia Contrada benedetta e santa. Il cinque vi ricorda le cinque Piaghe di Cristo Gesù, il cinque vi ricorda i primi cinque Sabati del mese e i cinque misteri che compongo il Mio Rosario. Figli Miei, che il cinque sia un giorno speciale di preghiera e di riparazione”.

Iniziò, così, un secondo periodo delle Apparizioni, inaugurato il 5 luglio 2010, quando le esperienze mistiche di Mario D’Ignazio si realizzarono ogni 5 del mese.  Nel corso di questo secondo periodo, D’Ignazio riferì che la Vergine Maria invitava le persone alla conversione del cuore per poter conseguire la pace, la felicità e la gioia. Inoltre, in questo secondo ciclo di apparizioni, Mario D’Ignazio ha riferito che la Beata Vergine Maria esortava alla preghiera incessante, all’Adorazione Eucaristica personale e comunitaria, in riparazione alle offese e alle profanazioni al Santissimo Sacramento.  Anche nel corso di questa seconda fase, le esperienze mistiche di Mario D’Ignazio non si sono interrotte. E, accanto alle apparizioni del 5 di ogni mese, il giovane brindisino vive manifestazioni private della Santa Vergine, del Signore Gesù, degli Angeli e degli Arcangeli e di alcuni Santi, in modo particolare di San Giuseppe.

Le Promesse legate alle esperienze mistiche di Mario D’Ignazio

Mario D’Ignazio ha riferito che la Vergine gli avrebbe consegnato delle Promesse, legate alle differenti esperienze di fede vissute e riportate sul sito https://mariodignazioapparizioni.com/:

Le promesse per la processione: 

1) “Il Mio Cuore di Madre Misericordiosa sarà l’Eterno Riparo contro gli assalti dell’Avversario e contro le sue trame.

2) Le famiglie ammalate saranno guarite e riceveranno celesti benedizioni e l’Arcangelo San Michele veglierà su di loro.

3) Se offerto per le Anime del Purgatorio, donerà loro consolazione ed alcune di esse saranno condotte in Cielo.

4) Tutto ciò che sarà chiesto con umiltà e carità lo si otterrà.

5) Coloro i quali hanno smarrito il sentiero della Vera Vita in Dio lo ritroveranno e mai più si disperderanno nelle tenebre del peccato e della corruzione.

6) Se il cammino di penitenza sarà offerto dai Miei figli Ministri e consacrati, rafforzerà la loro vocazione e la tiepidezza diverrà fuoco d’amore che riscalda i cuori.

Le promesse che oggi Io ti rivelo dureranno per sempre”;

Le promesse legate all’Adorazione del Crocifisso Miracoloso:

1) “Mio Figlio, seguirà personalmente le anime di tali devoti, ovunque andranno e soprattutto nell’ora della loro morte.

2) Avranno particolare gloria nel Regno dei Cieli.

3) Il Venerdì successivo alla loro morte, Mio Figlio li libererà dalle pene del Purgatorio.

4) Riposeranno nelle braccia del Padre nei momenti di sconforto, affinché non disperino mai.

5) Ogni facoltà sarà loro mantenuta per difendersi da tutti i nemici.6) Diverranno ciborio vivente, nel quale Gesù si compiacerà di far fluire la grazia.

7) Lo sguardo del Redentore sarà su di loro per custodirli e li libererà dalle tentazioni del demonio.

8) Nell’ultima ora della loro vita terrena, Io e Mio Figlio li consoleremo con la Nostra santa presenza e li sosterremo contro gli ultimi attacchi infernali.

9) Ogni qual volta invocheranno lo Spirito Santo, riceveranno la Sua pace e la Sua consolazione.

10) Adorate, amate, contemplate Gesù Crocifisso: è Lui l’Alba e il Tramonto d’ogni uomo.

La Madre Divina ha parlato”.

Le promesse legate alla pratica della Via Crucis:

  1. Tutti coloro che faranno la Via Crucis scalzi, offrendo questa preziosa penitenza a Me, riceveranno il dono della Mia sapienza, la protezione del Mio Sacro Cuore affinché nessun male li allontani dal Padre Mio. 
  2. Saranno particolarmente guidati dal Mio Spirito alla contemplazione del Mio Santo Volto.
  3. Nella preghiera diverranno ferventi e annunceranno con fermezza la Mia Santa Parola, testimoniando il Mio Amore. 
  4. La Mia Mano si poserà sul loro capo per benedirli personalmente ed effondere su di loro il Mio Santo Spirito.
  5. Invierò legioni d’Angeli a custodirli e difenderli contro tutti i nemici fisici e spirituali.
  6. Facendo la Via Crucis al Giardino della Tutta Santa, potranno domandare il dono della conversione e l’otterranno, unitamente al dono della pace. 
  7. Queste grazie divine vi saranno elargite abbondantemente, ogni qualvolta compirete la Via Crucis in questo Santo Giardino, in cui il Mio Cuore Amorevole e quello di Mia Madre, hanno trovato riparazione di tante anime piene d’amore puro per Noi”.

La Chiesa si era pronunciata e dichiarava non autentiche le apparizioni della Vergine Maria a Mario D’Ignazio

Nel 2010, Monsignor Rocco Talucci, allora Arcivescovo di Brindisi – Ostuni, dopo aver preso atto della grande eco che il fenomeno mistico raccontato da Mario D’Ignazio stava assumendo e, al contempo, del momento di incertezza vissuto da alcuni fedeli, decise di avviare un procedimento, grazie al quale reperire le giuste informazioni sull’accadimento.

Al termine di questa prima di indagine, tutti gli esiti furono consegnati alla Congregazione per la Dottrina della fede, al fine di poter tirare le somme ed effettuare tutte le valutazioni richieste. 

Nel frattempo, a Monsignor Rocco Talucci subentrò Monsignor Domenico Caliandro, in  qualità di Arcivescovo di Brindisi – Ostuni. Dopo un lungo periodo di studi e di indagini, con la redazione e la diffusione della lettera del 12 febbraio 2015 prot. n. 122/2011- 48990, il Dicastero trasferì nelle mani dello stesso Monsignor Caliandro piena libertà sull’attuazione di tutti i provvedimenti previsti. E, così, accogliendo le facoltà concesse dalla Congregazione per la Dottrina della fede ed effettuate le relative consultazioni, Monsignor Caliandro definì “non autentiche” le esperienze mistiche vissute da Mario D’Ignazio. Allo stesso tempo, Monsignor Caliandro, esortando i fedeli alla sequela ordinaria della vita cristiana, poiché questi facessero riferimento unicamente ai canali tradizionali previsti dalla Santa Chiesa, emanò alcuni precisi provvedimenti.

Per prima cosa, in riferimento al can. 1319 §1 C.J.C, vietò al Signor Mario D’Ignazio di dare diffusione e pubblicazione, con qualsiasi mezzo e strumento, di eventuali messaggi, segreti o contenuti estratti dai fenomeni mistici. In caso contrario D’Ignazio avrebbe rischiato “l’interdetto latae sententiae” e, di conseguenza, l’impossibilità di ricevere i Sacramenti, secondo quanto disposto dai cann. 1331 §1 n.2, 1332 C.J.C. 

Per di più, Monsignor Caliandro  dispose che Mario D’Ignazio e tutte le persone che lo supportavano non avrebbero potuto assumere alcuna carica di natura ecclesiastica all’interno dell’Arcidiocesi di Brindisi-Ostuni, dichiarando il divieto per tutte le pratiche di culto legate, in modo diretto o indiretto, ai fenomeni mistici raccontati. Inoltre, le disposizioni di Monsignor Caliandro vietarono un qualsiasi supporto da parte di una qualsiasi realtà ecclesiale, il sostegno materiale o morale delle azioni realizzate dal signor D’Ignazio, con il rischio di essere passibili di interdizione dal ricevere i Sacramenti.  Infine, Monsignor Caliandro affidò ai Reverendi Parroci dell’Arcidiocesi di Brindisi – Ostuni la vigilanza sui fatti in essere, tranne per le questioni su cui avrebbe avuto competenza diretta la Curia arcivescovile locale.

Su internet, tuttavia, si leggono notizie false in merito a questa vicenda, visto che Mario D’Ignazio non è stato scomunicato e, anche se non riconosciuti come autentici dalla Chiesa, i suoi fenomeni mistici non sono falsi. Molti giornalisti ed utenti della rete si schierano contro la campagna d’odio messa in piedi nei confronti di Mario D’Ignazio, che ha sempre condiviso con trasparenza, chiarezza ed onestà le sue esperienze ed il suo impegno con i fedeli.

Chi è Mario D’Ignazio: il suo caso di successo sul web

Mario D’Ignazio è nato il 4 febbraio 1984 da una semplice famiglia del brindisino. Iniziato subito alla vita cristiano – cattolica, D’Ignazio ricevette subito il Battesimo e, a seguire, i Sacramenti dell’Eucaristia e della Confermazione. 

Ha vissuto un’infanzia ed un’adolescenza nella semplicità e nella normalità, supportato dalla famiglia, frequentando la scuola, gli amici e la chiesa del suo luogo di origine, mostrando sin da subito una predisposizione alla preghiera e al servizio.  Al termine delle scuole superiori, in forza del suo Diploma di Istituto Alberghiero, ha intrapreso lavori nel settore, prestandosi come aiuto cuoco e lavorando nei campi di proprietà della sua famiglia.  Il 5 agosto 2009, stando ai racconti dello stesso protagonista, la Vergine Maria apparve a Mario D’Ignazio.

Come riportato dal suo sito internet, reperibile all’indirizzo https://mariodignazioapparizioni.com/, sin dai primi fenomeni mistici, D’Ignazio ha offerto sé stesso e la sua vita per promuovere il Trionfo del Cuore Immacolato di Maria, supportando la preghiera, diffondendo il Messaggio della Riconciliazione, vivendo concretamente alcuni passi biblici. 

In modo particolare, raccontando della sua esperienza, Mario D’Ignazio ha eletto come parole di luce per la sua esperienza di fede, da un lato un versetto di San paolo Apostolo nella Lettera ai Filippesi (“tutto posso in colui che mi da forza”, dall’altro alcuni estratti del Salmo 106 (“Nell’angoscia gridarono al Signore ed egli li liberò dalle loro angustie. Li fece uscire dalle tenebre e dall’ombra di morte e spezzò le loro catene”).

Poi, Mario D’Ignazio ha riferito di aver sperimentato anche le carezze, i baci sulla fronte e gli abbracci da parte della Vergine Maria. Durante le esperienze mistiche, D’Ignazio ha riferito di aver stretto la mano della Madonna e, così, la sua corona del Rosario profumava di rose e appariva luminosa. Per di più, D’Ignazio ha parlato anche degli appellativi che la Vergine gli dedica nel corso delle Apparizioni, chiamandolo “Bimbo Mio”, “Mio confidente”, “Mio diletto“, “Servo del Mio Trafitto Cuore prossimo a trionfare”, insieme alle esortazioni nel perseverare nel cammino intrapreso. Le persone che lo conoscono hanno descritto Mario D’Ignazio come una persona semplice, disposta all’ascolto e all’accoglienza, all’apostolato e alla sequela, per promuovere l’amore verso il Signore e Maria. Per di più, ancora attualmente, sembra che alcuni sacerdoti si rivolgono a lui per chiedere supporto nella preghiera, nel proseguire con frutto il loro ministero e nel comprendere il messaggio delle esperienze mistiche vissute. Così, agli appuntamento il 5 di ogni mese, non mancano anche sacerdoti e Vescovi.

Inoltre, Mario D’Ignazio viene descritto come discepolo instancabile del Signore, in cui lo Spirito Santo opera, soprattutto nel momento in cui sembra che molti, da increduli e scettici, sono convertiti dalla sua testimonianza e dalla sua azione. 

Mario D’Ignazio parla di un’esperienza di incontro concreto con Dio – Amore, che lo rende capace di ascolto, accoglienza, consolazione soprattutto per coloro che sono toccati da esperienze traumatiche di tradimento e di abbandono, con l’obiettivo di condurre le anime alla salvezza. Allo stesso tempo, ancora a differenza di oltre vent’anni dalla prima esperienza mistica, D’Ignazio esorta al conseguimento dei Sacramenti e alla ricerca della virtù, come unici strumenti per la redenzione e la profonda ed intima relazione con Dio Trinità. 

Infine, nel corso di tutti questi anni, Mario D’Ignazio è stato spesso invitato all’estero, per testimoniare la sua esperienza. In particolare, nel 2012 è stato a Toronto, in Canada, e a New York; nel 2013, è stato accolto in Francia, dove conobbe l’esperto mariologo e abate René Laurenten; poi, dal 2014 al 2019 è stato in più volta in Germania, Belgio, Austria, raccontando di ricevere apparizioni straordinarie.