Criminalità: Libera, con Covid +40% delitti informatici

Criminalità: Libera, con Covid +40% delitti informatici

Un boom di delitti informatici. E’ quanto avvenuto nel biennio della pandemia, secondo quanto rivelato dal Report di Libera e Lavialibera “La tempesta perfetta 2022. La variate Criminalità”. Secondo i dati appena diffusi i delitti informatici sono aumentati del 39%, con ben 14 regioni in zona rossa e il primato a Basilicata (+83%), Sardegna (+63%) e Campania (+56%).

Nel 2021 l’incremento dei crimini informatici è stato dell’11% rispetto al 2020. Per le truffe e frodi informatiche i dati rilevano un +32% nel biennio 2020-2021 con un’Italia quasi tutta in “zona rossa” da questo punto di vista, e con punte +61% in Veneto, +49% in Puglia e +44% in Toscana.

L’ incremento nel 2021 è stato, invece, pari al 13%, con alcune regioni a tre cifre come Basilicata (+500%) e Friuli Venezia Giulia (+133%), e altre con una notevole crescita come Puglia e Lazio (+32%).

In diminuzione, invece, il reato di riciclaggio e impiego di denaro, con il dato in calo del -20%, così come l’estorsione, in diminuzione del 4% durante i due anni di pandemia rispetto al biennio precedente. “Esiste una variante che, come quelle del virus, provoca malattia e morte sociale indebolendo la democrazia e ostacolando il cambiamento. Ma che, agendo nell’ombra, viene poco localizzata e quindi non abbastanza combattuta. Una variante alla quale rischiamo di abituarci in una convivenza che sarebbe alla lunga letale”, ha evidenziato commenta Luigi Ciotti, presidente nazionale di Libera. “Sono diventate mafie ‘imprenditrici’, capaci di padroneggiare i meccanismi più sofisticati della finanza, di prevedere e in parte influenzare, col peso dei loro patrimoni, le fluttuazioni delle Borse, di assicurarsi le prestazioni di professionisti e tecnici di prim’ordine“, ha concluso Don Ciotti.