Francia: Google pagherà gli editori per la pubblicazione dei contenuti

Francia: Google pagherà gli editori per la pubblicazione dei contenuti

Intesa raggiunta tra Google e Alliance de la presse d’information générale (Alleanza della Stampa Generalista Francese – APIG), associazione che rappresenta 300 tra quotidiani e settimanali transalpini. Grazie a questo accordo, il colosso di Mountain View dovrà assicurare una remunerazione economica ai quotidiani nazionali e regionali in Francia, per l’uso dei contenuti usati in frammenti nelle anteprime, rinvenibili nella sezione notizie. L’accordo tra le parti ha una duplice funzione. Se da un lato rappresenta “il culmine di molti mesi di trattative nell’ambito fissato dall’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato”, dall’altro “definisce il quadro entro il quale Google negozierà i singoli accordi di licenza con i membri”.

L’iter che ha portato al raggiungimento di questo accordo è stato lungo e complesso, frutto di mesi di dialogo tra gli esponenti di Mountain View, gli editori francesi e le agenzie di stampa. Il dibattito ha riguardato le modalità con cui applicare le nuove norme sul copyright, emanate dall’Unione Europea. La direttiva in tema, che era stata approvata nel 2019, ha aperto una nuova strada agli editori. Questi ultimi, infatti, si sono visti riconoscere la possibilità di ottenere un compenso economico da parte di tutte le piattaforme online, che avrebbero mostrato frammenti delle loro notizie. E, così, la Francia non ha perso tempo ed è stato il primo paese ad aver recepito la direttiva nel proprio ordinamento. In un primo momento, Google non voleva accettare l’idea di dover corrispondere una commissione economica agli editori per la pubblicazione dei contenuti, affermando come la presenza del brand di Mountain View portasse innumerevoli vantaggi ai siti web, grazie al maggior traffico generato dal motore di ricerca di BigG.

Tuttavia, lo scorso anno i legislatori francesi hanno perseguito nel loro intento, così da costringere Google ad avviare le trattative con gli editori. Trattative che, da pochi giorni, hanno portato ad un esito felice per la stampa d’Oltralpe. In una nota congiunta, le parti hanno sottolineato come l’intesa “fissa il quadro entro il quale Google negozierà i singoli accordi individuali di licenza con i membri dell’Alleanza le cui pubblicazioni sono riconosciute come <<informazione politica e generalista>>”. In questo modo, i giornali francesi potranno accedere anche a News Showcase, il nuovo programma lanciato di recente da BigG, che consente ai lettori di poter usufruire di contenuti più curati, in cambio di un corrispettivo economico da riservare ai media. Stando al comunicato diffuso dalle parti, la retribuzione economica da versare agli editori da parte di Google sarà stabilita mediante un calcolo individuale. Infatti, per ogni testata saranno valutati “criteri quali, ad esempio, il contributo all’informazione politica e generale, il volume giornaliero delle pubblicazioni o anche l’audience mensile su Internet”. Inoltre, stando agli accordi stipulati, BigG stabilirà accordi di licenza individuali con i membri dell’APIG, poiché i contenuti restituiti dalle singole testate dell’associazione francese sono stati riconosciuti come “informazioni politiche e generali”, in conformità ai principi stabiliti dalla legge. Gli accordi di licenza, poi, “copriranno i diritti connessi”, secondo quanto contenuto anche dalla direttiva europea sul copyright.

Pierre Louette, Amministratore Delegato del gruppo Les Echos, Le Parisien e presidente dell’APIG, ha sottolineato che “questo accordo è una tappa importante che segna il riconoscimento effettivo del diritto connesso degli editori di giornali e l’inizio della loro remunerazione da parte delle piattaforme digitali per l’uso delle loro pubblicazioni on line”. Sulla stessa lunghezza d’onda si è posto anche Sébastien Missoffe, il Direttore Generale di Google France che ha evidenziato come “questo accordo è una tappa importante per Google”. Accordo che, ha evidenziato ancora Missoffe, “conferma il nostro impegno con gli editori nell’ambito della legge francese sul diritto connesso. Apre una nuova prospettiva per i nostri partner e siamo felici di contribuire al loro sviluppo e di sostenere il giornalismo”. Tuttavia, BigG e APIG non hanno rivelato i termini economici della trattativa, mentre il colosso di Mountain View ha semplicemente evidenziato che le retribuzioni andranno direttamente agli editori, ma le cifre resteranno riservate.

Se in Francia la questione sembra essere risolta, altrettanto non si può dire in Australia. Qui, infatti, BigG ha minacciato di fermare la suo servizio come motore di ricerca, qualora anche il Parlamento di Canberra giunga all’approvazione di una proposta di legge in cui il colosso di Mountain View sia obbligato a corrispondere una retribuzione economica per la pubblicazione delle notizie ricavate dai media locali. La proposta di legge, poi, apre alla possibilità per il governo australiano di istituire un intermediario per fissare il contributo economico che BigG dovrebbe corrispondere ai media, se la trattativa non dovesse avere un esito felice. Infine, non solo Google, ma anche Facebook e le altre piattaforme online saranno subordinate alla stessa disposizione legislativa.

Ivana Notarangelo

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