Pirateria nell’audiovisivo, sport settore più colpito

Pirateria nell’audiovisivo, sport settore più colpito

Martedì 21 Giugno, presso l’Ara Pacis di Roma, si sono tenuti gli “Stati Generali della Lotta alla Pirateria tra legalità e sicurezza”, organizzati dalla Federazione per la Tutela delle Industrie dei Contenuti Audiovisivi e Multimediali. Alla presenza di illustri personaggi dello sport, delle istituzioni e dell’industria, il meeting è stato occasione per pubblicare e diffondere le recenti statistiche elaborate dall’istituto Ipsos per conto della Federazione per la Tutela delle Industrie dei Contenuti Audiovisivi e Multimediali (Fapav), in relazione ai fenomeni di pirateria audiovisiva. La ricerca ha mostrato come, nel corso del 2021, la pratica della pirateria abbia coinvolto il 43% della popolazione adulta ma, contemporaneamente, ci sia stato un decremento notevole della presenza dei contenuti audiovisivi illegali.

A tal proposito, i numeri hanno rilevato 315 milioni di pratiche illecite nel 2021, il 24% in meno rispetto al 2019. Pertanto, se da un lato il fenomeno registra un seguito sempre più elevato in termini di ascolto, dall’altro, invece, rileva un importante arresto in termini di frequenza, seppur con dovute differenze a seconda del settore di riferimento. Infatti, i film rappresentano il comparto più colpito, con il 29% di diffusione tra gli spettatori in età adulta; al secondo posto, invece, si piazzano le serie TV e le fiction con un tasso di ascolto pari al 24%, mentre la classifica si chiude con il settore programmi ed intrattenimento, toccato per il 21%.

Anche il settore sportivo desta molta preoccupazione, relativamente al fenomeno della pirateria. Perché, se nel 2019 il fenomeno si attestava intorno al 10%, nel 2021 il dato è schizzato al 15%. Sintetizzando in termini economici, la pratica della pirateria è costata oltre un miliardo e mezzo di perdite all’anno, di cui 267 soltanto nel comparto sportivo. In più, il Prodotto Interno Lordo ne ha risentito per un costo pari a 716 milioni di euro, mentre potenzialmente sono stati sprecati oltre 9000 posti di lavoro. Tuttavia, il settore sportivo appare quello più interessato e colpito dal fenomeno illecito. A lanciare l’allarme, oltre all’evidenza dei dati, anche la denuncia del Sottosegretario del Governo, Valentina Vezzali. Che, nel corso dei saluti iniziali, ha evidenziato l’esigenza di porre rimedio alla pratica illegale della pirateria, confermando, però, che “a livello normativo la politica sta cercando di porre rimedio” e, allo stesso tempo, offrendo il suo “supporto a dar vita a una task force operativa h24 per tutti i giorni della settimana”. Sulla scia della Vezzali, sempre nel corso degli Stati Generali, Federico Bagnoli Rossi, si è posto anche il Presidente e Direttore Generale Fapav. Quest’ultimo, assicurando continuo supporto alle industrie dei contenuti audiovisivi e multimediali, guarda con fiducia al futuro, riponendo tutte le speranze nel “testo unificato sui Disegni di Legge in tema di contrasto alla pirateria, in discussione alla Camera, con l’auspicio che l’iter possa proseguire speditamente, portando ad un necessario adeguamento degli strumenti a disposizione”.

Ivana Notarangelo

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